ASSOCIAZIONE
CASA FAMIGLIA
LODOVICO PAVONI

ASSOCIAZIONE CASA FAMIGLIA "L. PAVONI"

TERRITORIO

Il territorio in cui si realizza il progetto è la VI Circoscrizione

Il territorio della VI circoscrizione è uno dei territori più carenti dal punto di vista socio culturale della città di Roma. Si tratta di periferia d’estensione limitata fra la Prenestina, la Via Casilina e la Via Tuscolana che comprende i seguenti quartieri: Pigneto – Torpignattara, Gordiani – Collatino e parte del Quadraro.

Alcuni di questi vecchi quartieri popolari sono in parte abusivi e parzialmente composti da case popolari spesso fatiscenti e carenti di servizi, altri sono abitati da giovani nuclei familiari.

Una ricerca compiuta dal comune di Roma colloca la popolazione di questa Circoscrizione agli ultimi posti, rispetto alle altre circoscrizioni romane, relativamente ad alcuni indici ritenuti essenziali, quali il livello d’istruzione, l’inserimento e la proprietà della casa. Questa popolazione è stata accresciuta inoltre negli ultimi anni dall’insediamento di nuclei d’immigrati extracomunitari e dal consolidamento di due campi nomadi il Casilino 700 e il Casilino 900. Inoltre si aggiunge un alta percentuale di fenomeni di devianza che anno portato questo territorio tra i primi posti tra le classifiche negative di tossicodipendenza e con percentuali più alte a livello nazionale. Possiamo aggiungere inoltre l’alto tasso di mortalità scolastica e una crescente richiesta da parte della scuola d’interventi sui ragazzi che manifestano disturbi nel comportamento e/o difficoltà d’apprendimento non legate a deficit intellettivi. Aumenta il numero dei casi a rischio di devianza per grave disagio sociale nell’ambito familiare, con necessità di rapporto con il Tribunale dei minori. Questi fenomeni denunciano un forte disagio più generalizzato di tessuto socioculturale rispetto al quale gli strumenti d’intervento tradizionale fin qui impiegati mostrano tutti i propri limiti. Il tutto è aggravato da una percentuata mancanza sia dei servizi sociali e sanitari che di centri d’aggregazione giovanile. Infatti, le uniche opportunità d’incontro e socializzazione sono quelle fortemente connotate come le parrocchie mentre per i giovani che non le frequentano rimangono i bar, le bische, e i "muretti".

Quanto sopra evidenziato, ha spinto l’Associazione Casa Famiglia "Lodovico Pavoni" alla ricerca di quelle iniziative rivolte a sopperire per quanto possibile alle molteplici mancanze dei giovani e famiglie a disagio sia italiane che immigrati.

Siamo collegati con il territorio mediante una costante pubblicità facendoci conoscere dalle parrocchie e dagli stessi organi circoscrizionali, e operando in rete con le varie cooperative e associazioni sorte ultimamente grazie all’incentivo della legge 285 / 97 di Livia Turco e con l’organizzazione di pesche di beneficenza e campagne varie di sensibilità tra la gente del quartiere. Siamo collegati con le varie scuole asili servizi sociali della circoscrizione, le U.S.L. i circoli e le parrocchie. Collaboriamo in modo particolare nel risolvere i problemi dei minori delle scuole medie e delle elementari nonché degli asili nido.

 

RELAZIONE DELL’ATTIVITA’

 

Nel nostro progetto si cerca di aiutare 50 minori con le rispettive famiglie affinché possano usufruire delle vaccinazioni di legge, del diritto alla scuola e all’asilo dell’assistenza socio – sanitaria dell’intervento degli psicologi e specialisti sia del comune sia privati.

Si favorisce la tutela dei diritti di tutti con l’aiuto dell’avvocato che gratuitamente offre la sua consulenza. Si facilita l’inserimento socio – culturale con l’insegnamento della lingua italiana da parte di volontari insegnanti e con un centro d’ascolto sempre a disposizione e con la creazione di un contesto di relazione e scambio con ambienti sociali e culturali della città., li sosteniamo nella scuola (con l’acquisto di libri, cancelleria varia e iscrizioni alle varie attività post – scolastiche: sport, cultura e informazioni).

L’impegno di tutti è il rispetto per le origini, la cultura, la religione, e le tradizioni di ognuno senza alcuna distinzione.

Alla sede dell’Associazione i minori sono accompagnati dai volontari che li attendono fuori delle varie scuole e asili del quartiere e li trasportano o con il piccolo pulmino dell’Associazione o con i mezzi propri.

In sede dopo la merenda insieme per tutti si alternano le varie attività di doposcuola, di recupero scolastico di laboratorio teatrale e di ceramica di musica e di canto e di sport. A turno arrivano i volontari giovani e adulti studenti e mamme di famiglia di ogni ceto sociale. Si susseguono gli specialisti: (otorino, pediatra, dentista, psicologo, ottico, pedagogista, medici generici e l’avvocato). In tutto sono 50 tra volontari e simpatizzanti. Sono in atto gemellaggi di solidarietà da alcune comunità d’Italia.

Il progetto di tutto l’anno

si svolge in un locale di 130 metri quadri avuti con contratto di comodato dalla parrocchia di San Barnaba Piazza dei geografi, 15 e in altri grandi locali disponibili della stessa parrocchia. Usufruiamo di un gran cortile di 5000 metri quadri attrezzato di strutture sportive varie (calcio, pallavolo e basket). Esiste una tettoia di metri 15 X 6 sotto la quale si svolgono le attività soprattutto estive, vi si allestisce la colazione, il pranzo e anche le ore di studio e di ricerca.

Ci sono una quindicina di giostrine per i più piccoli e una quarantina di panchine di 3 metri e sedie varie con alberi grandi e piccoli una serie di spogliatoi una sala – giochi e soprattutto si attua in un ambiente unico centro di aggregazione del quartiere per centinaia di famiglie e di giovani. I mesi maggio, giugno, luglio settembre e ottobre sono particolarmente dedicati alle attività giovanili ricreative culturali come i tornei di calcio autogestiti, giochi popolari di gruppo, gite turistiche accoglienza serale dei vari gruppi che si costituiscono per la stagione favorevole:

I primi 10 giorni di agosto sono destinati al campo estivo generalmente sulle belle montagne abruzzesi in provincia di Chieti, località a 900 metri sul mare e a un ora di strada dalle spiagge

Si procede per un consolidamento di tre fondamentali obiettivi:

  1. Organizzare la vita associativa come esperienza comunitaria in modo da creare un’autentica comunità dove ognuno si senta soggetto e protagonista partecipando e condividendo i vari momenti della vita associativa di ciascuno nel rispetto profondo degli altri;
  2. Sensibilizzare i giovani nel sapersi orientare ai bisogni altrui rendendoli consapevoli che la maturità personale si arricchisce percorrendo i canali dell’altruismo;
  3. Predisporre insieme la giornata, il tempo libero e le varie attività eleggendo all’interno responsabili con precisi compiti.

NUOVO PROGETTO D’INTERVENTI

Dall’anno 2000 l’associazione casa famiglia Lodovico Pavoni ha stabilito e rafforzato l’attività del centro diurno con i suoi vari volontari che a turno si susseguono nell’assistenza ai minori e nell’accoglienza dei famigliari, si qualifica sempre di più per la presenza di esperti, di maestri, di diplomati e di laureati, ha reso più ampia la struttura interna (da 50 metri quadri a 150) e più disponibile per tutti la grande struttura esterna, ormai punto di riferimento di centinaia di persone giovani e adulti, per l ‘organizzazione dei vari sport giovanili, delle numerose comitive di ragazzi e ragazze e di tantissimi adulti di tutte le età che s’incontrano da noi dopo il lavoro e i vari impegni famigliari assistendo i direttamente i loro figlioli e indirettamente tutta la gran comunità.

Vista l’emergente necessità di tante famiglie sia italiane sia straniere che affidano i propri figli alla nostra associazione di trovare mezzi necessari per vivere, in modo particolare il lavoro e la casa., ci stiamo attivando nel coinvolgere tutti i volontari e simpatizzanti nella ricerca di questi mezzi, cerchiamo per loro l’inserimento nel mondo del lavoro garantendo per loro presso gli offerenti e aiutandoli ad intraprendere con serietà il piccolo o gran lavoro che sia per rispetto verso la stessa associazione e per corrispondere alla fiducia in loro riposta e per iniziare comunque la difficile via della sussistenza e dell’indipendenza economica. Impegno molto più difficile e dispendioso già in atto per l’associazione è quello di trovare un alloggio dignitoso soprattutto per chi, sradicato da ogni tessuto famigliare e sociale, non ha possibilità alcuna di risorse e di conoscenze nel territorio non potendo in nessun modo con i propri mezzi riuscire in tale intento. Destinatari di questo progetto sono ragazze madri, vedove e donne abbandonate dal marito con i minori a carico. Data la situazione di emergenza creatasi in seguito alle guerre dell’Est europeo in gran prevalenza le situazioni di estrema necessità che ci si presentano provengono dall’Albania, dal Montenegro, dalla Serbia .

Il nostro primo obiettivo e quello di attivarci per la possibilità di un lavoro che renda possibile per la famiglia in necessità un progressivo auto sostentamento almeno in parte che sarebbe completato con l’intervento dell’associazione. Cura dell’associazione è quella di ristrutturare eventuali appartamenti procurando l’arredo e le varie modifiche ai fini di una decorosa abitabilità, prendere collegamenti con i vari proprietari e intraprendere tutte le pratiche necessarie per usufruire dell’acqua ,della luce, del metano del telefono, del contratto d’affitto che sarà sotto firmato dalla stessa associazione per garantirne l’esecuzione e arrecato all’ufficio registri. Il nostro compito sarà di aiutare la famiglia ad uscire dalla situazione d’emergenza, sostenendola negli affitti da pagare e nelle spese della casa cercando certamente di non abbandonarla, ma di creare con tutte le varie famiglie dell’associazione e dello stesso quartiere una gran comunità.