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Articolo apparso su VITA 2/2001Articolo apparso su VITA 2/2001
Dal seme un albero verde
Presso il Centro "L.Pavoni" di via Bufalini, nella difficile
circoscrizione romana della Maranella, bambini e volontari crescono
insieme.
"Cerco una casa, non per me, ma per una
frotta di ragazzini che,
altrimenti, crescono come i rovi ". Era la domanda che padre Claudio
Santoro ripeteva, una decina di anni fa quando bussava e ribussava alle
porte
degli uffici assistenziali del comune di Roma, delle associazioni
ecclesiali e
dei privati. Da sei anni i suoi superiori lo avevano assegnato alla
grande
parrocchia di san Barnaba alla Maranella con lo specifico incarico di
animare
l'attività dell'oratorio al quale approdò nel settembre 1984. Padre
Claudio,
un misto di sud e nord, sogni ed utopie, concretezza e testardaggine,
forte
dell'esperienza educativa che si era fatta nella Casa famiglia di
Genova e nel
convitto Sacchieri di Montagnana (PD) a contatto con ragazzi che alle
spalle
avevano consistenti problemi familiari e comportamentali, si era
accorto che
nella sesta Circoscrizione della capitale ove operava, occorreva
qualcosa di
più della normale routine esistente.
La sua mente impregnata di formazione pavoniana - occhio, cuore e mani
rivolte
ai ragazzi poveri -vagheggiò una struttura che assicurasse un appoggio
più
personalizzato e continuo a quella fascia di bambini e ragazzini a
rischio che
gli ronzavano attorno. La sua parrocchia di san Barnaba - situata nella
Circoscrizione che notoriamente era una delle più carenti dal punto di
vista
culturale , afflitta da vari problemi derivanti da insediamenti di
immigrati
extracomunitari, da abbandono scolastico e da carenza di centri di
aggregazione
- poteva e doveva diventare un valido punto di riferimento per una
necessaria ed
urgente opera di bonifica sociale. Da qui il suo paziente
pellegrinaggio da
uffici di enti pubblici a privati e, in contemporanea , l'invito ai
laici a
farsi carico delle evidenti difficoltà sulle quali non bastava
disquisire o
lamentarsi , ma "darsi da fare".
Nacque così l 'Associazione Casa Famiglia "Ludovico Pavoni", un
gruppo di volontari molto motivati che, rifacendosi allo spirito del
santo e
geniale educatore bresciano dell'800, decisero che valeva la pena
tentare
l'avventura .
Quale? Semplice ed impegnativa: fare dell'utopia una realtà.
Ci vollero anni nei quali il seme maturò nella discrezione silenziosa
di un
lodevole gruppo di volontari che, mediante piccole ma preziose
iniziative si
prendevano cura dei bambini più indifesi che, altrimenti, terminata la
scuola,
sarebbero ripiombati sulla strada. Fino ad arrivare al 1996 quando i
Pavoniani
di cui padre Claudio fa parte, concessero in comodato alla tenace
Associazione
spaziosi locali in via Bufalini , i quali vennero inaugurati dallo
stesso vicari
generale p. Gildo Bandolini . Nell'occasione egli ebbe parole di elogio
ed
incoraggiamento che sortirono l'effetto di mettere le ali alle decine
di laici
che vedevano finalmente coronati i sogni coltivati all'unisono con il
dinamico
organizzatore.
Ora la Casa Famiglia funziona perfettamente. Legalmente riconosciuta
dal Comune
e postasi come esempio di collaborazione con il sociale, è un centro
vivace che
nel pomeriggio si anima di decine di bambini di tutti i colori, etnie,
lingue e
culture.
Un cocktail spontaneo ed esuberante, ben guidato da assistenti ed
animatori e
coadiuvanti - una cinquantina di persone tra cui otorini, pediatri ,
dentisti ,
psicologi, ottici, pedagogisti, medici generici ed infermieri - che,
presi a
carico sulla porta delle scuole elementari e medie bambini e ragazzini,
li
portano nell'accogliente struttura, dove trovano un pasto caldo e
soprattutto
tanto amore.
Educare con amore era la raccomandazione che padre Pavoni rivolgeva
tutti i
giorni ai suoi collaboratori. Ed è quella di padre Claudio che della
Casa
Famiglia, ben vista ed aiutata sia dalla sua comunità religiosa sia da
quella
parrocchiale, è ugualmente direttore ed animatore non disdegnando di
trasformarsi persino in clown (ne ha le doti!) per i suoi bambini .
Già, la parrocchia . La signora Carla Fantini, che è uno dei motori
trainanti
della Casa Famiglia, si entusiasma quando parla dei giovani
parrocchiani che, a
turno, aiutano i bambini a fare i compiti, a giocare con loro
stimolandone la
creatività.
Ai programmi già collaudati che si svolgono ordinatamente (e che si
possono
utilmente conoscere cliccando sul sito internet
http://www.tiscali.it/CasaFamigliaLP/
gestito dagli ottimi volontari ed amici di Lurago Marinone (Como),
paese natale
di Padre Claudio) , si sta aggiungendo una simpatica iniziativa:
l'edizione di
un giornalino dal titolo "Sentinella del mattino ". Il mattino sono
loro: i bambini accolti ed amati e i volontari, che vogliono dimostrare
la
validità delle parole di Padre Pavoni : "Custodiranno i giovani loro
affidati come un deposito prezioso e santo e li ameranno come la
pupilla del
proprio occhio".
(sil.men.)
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