Carnevale 6 marzo 2011 la Pupazza “Abbondanza”
Domenica
grassa, di Carnevale, con la luna crescente e l’equinozio di
Primavera in arrivo, un fuoco si è acceso nel campetto di S.
Barnaba per augurare a tutti prosperità: ai presenti e a tutto il
mondo.
Questo è il tempo particolare in cui il sacrificio di alcuni
è risorsa per gli altri; è sempre stato così però mai come in
questo periodo del pianeta. Lo stiamo vedendo per i popoli del Nord
Africa e per ogni piccolo e grande popolo che si costituisce per
migliorare le cose.
Il fuoco
della Pupazza ci ha coinvolti con il suo effetto magico sprigionando
sentimenti di forza, di bellezza di speranza.
Ha risvegliato in tutti le assopiti origini di ciascuno di noi e della
storia dell’umanità
che proprio attorno al fuoco ha iniziato i primi passi della
preghiera personale comunitaria e il racconto della storia e delle
tradizioni.
Eravamo in
tanti piccoli e grandi provenienti da tutti i popoli della terra.
Tutti abbiamo compreso il linguaggio del fuoco, del cerchio, dei
volti pieni di stupore, dell’armonia che ci ha coinvolti in un'unica
realtà.
La cosa straordinaria sono stati i bambini che da anni
preferiscono vestirsi da Carnevale senza maschera sul volto perchè
ci vogliono regalare il loro sorriso nell’invitare tutti noi a
togliere le maschera che ogni giorno copre i nostri volti e non ci
permette di farci conoscere e amarci così come siamo con i nostri
pregi e limiti.