A pranzo con Padre Claudio

E’ un titolo che esprime qualcosa.
Questo fatto comunque non si riferisce sola alla scritta “A pranzo con Padre Claudio” ma a tanti scritti, inviti e iniziative, immagini che in modo sempre più frequente ci raggiungono da ogni parte.
Non immaginiamo quante sono le occasioni di persone e fatti perse che la vita ci offre per crescere in qualità e nella consapevolezza di noi stessi e degli altri.
L’esterno delle situazioni, della case, delle persone, degli eventi non è certamente il luogo più appropriato per conoscere e apprezzare le varie realtà.
Secondo Gesù nel vangelo è lo spazio su cui si arroccano i farisei di tutti i tempi.

C’è di più.
Nell’ evoluzione dei tempi e dell’umanità che sta coinvolgendo tutti c'è da parte delle persone più sensibili un vivo e sincero desiderio di espandere il proprio interesse e amore oltre gli stretti confini del proprio quotidiano, della famiglia, del paese alla ricerca sincera di una realizzazione di se nella collaborazione e corresponsabilità in nuove esperienze umanitarie comunitarie. Questo è certamente un fenomeno che si sta diffondendo sempre di più nell’animo di tutti.

Mi accorgo che a Lurago questo fenomeno è felicemente diffuso nel cuore dei cittadini aperti e organizzati in piccole e grandi comunità formando un silenzioso tessuto culturale e di solidarietà con le sue multiformi pianificazioni.
Io credo che è giunto il momento di visitare queste “creazioni”, vederle apprezzarle nella loro unicità e specificità e nello stesso sono convinto che questi primi passi porteranno alla crescita di ogni “creazione” nella propria identità, autonomia e interscambio e nello stesso tempo la popolazione si arricchirebbe dei benefici raccolti da tutti formando finalmente la grande comunità.

La gelosia, l’antagonismo, la paura sparirebbero di fronte alla gioia di tutti per la crescita di ciascuno e di ciascuna iniziativa

Ora invito tutti a entrare a quel pranzo che c’è stato e qui dovete fare uno sforzo nella ricerca personale e di gruppo: fatevi raccontare, date la possibilità riparlare a chi ha qualcosa da dirvi. Alla fine sono certo che sarà per tutti una cosa bella .

A me non resta che ringraziare il Signore per la mia vita e per ciascuno di voi per gli amici del pranzo insieme, per chi mi sostiene nella mia nuova rinascita di Roma per tutta la fiducia e la generosità che mi accordate. Senza nominare nessuno perché il gioco della vita affida a voi fare le classifiche con i vari nominativi. Sono certo di una cosa che chiunque fa il bene a chiunque da voce e consistenza al Dio che è nel cuore di tutti.